L.190 e s.m.i – Ricerca & Sviluppo I vantaggi: Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro. Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0. Attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri individuati con successivo decreto ministeriale: il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione. La base di calcolo del credito d’imposta deve essere assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili. Nel rispetto dei massimali indicati, e a condizione della separazione analitica dei progetti e delle spese ammissibili pertinenti alle diverse tipologie di attività, è possibile applicare il beneficio anche per più attività ammissibili nello stesso periodo d’imposta. INDUSTRIA 4.0 Il Piano Nazionale Industria 4.0 (oggi Piano nazionale Impresa 4.0) offre alle aziende italiane strumenti per cogliere le opportunità dell’innovazione e del digitale legate alla quarta rivoluzione industriale. Il Piano prevede misure specifiche, che tengono conto della neutralità tecnologica, intervenendo con azioni orizzontali e fattori abilitanti. Per il 2020 vengono potenziate le misure efficaci e inserite di nuove. Super e iperammortamento Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali sono stati così rimodulati: - acquisto macchinari nuovi (sostanzialmente, quelli a cui prima di applicava il superammortamento): al 6% fino a un tetto di 2 milioni di euro; - macchinari innovativi in chiave Industria 4.0 a cui si applicava l’iperammortamento, elencati nell’allegato A della legge 232/2016: 40% fino a 2,5 milioni di euro, 20% da 2,5 a 10 milioni di euro; - software 4.0, elencati nell’allegato B della legge 232/2016: 15% fino a 700mila euro. Il credito d’imposta si utilizza esclusivamente in compensazione, ripartito in cinque quote annuali di pari importo, oppure in tre quote annuali per i software, non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP.